Un’armatura impenetrabile da un qualsiasi tipo di rischio sarebbe una corazza ideale, ma alla fine anche se esistesse, non darebbe sufficiente destrezza nei movimenti che sono importanti per la sopravvivenza negli scenari di emergenza in cui si interviene, ergonomia e sicurezza sono un binomio indissolubile, elementi che devono convivere in un perfetto equilibrio.
La divisa dei volontari deve essere protettiva e servire per limitare il danno da ustioni, quando serve……. e quando serve?
Quando le operazioni di spegnimento sono lunghe e difficili, la stanchezza prende il sopravvento riducendo l’attenzione dell’operatore, con un conseguente aumento del rischio.
Quando i protocolli di sicurezza impartiti agli operatori non sono applicati con l’attenzione dovuta.
La divisa interviene sui rischi residui, limitando il danno da ustioni.
Come reagisce il tessuto della divisa antincendio al calore ? carbonizzando, in questa struttura il tessuto diventa una barriera protettiva molto efficace,
Ma attenzione, i tessuti intrinsecamente ignifughi per natura, sono gli unici che offrono una barriera protettiva maggiore, senza scadenza temporale,
I tessuti in fibra naturale tipo cotone e poliestere modificati, la carbonizzazione è indotta dal trattamento sul tessuto e la protezione risulta breve nel tempo e poco efficace.
La differenza è sostanziale come passare a parità di esposizione al calore da una ustione di 1° grado a quella molto più grave di 3° grado.
La normativa lascia al produttore indicare nel foglio di uso e manutenzione quando sostituire la divisa antincendio, la presenza dell’indicazione della scadenza della divisa antincendio è richiesta dall’ente di certificazione CE.
Il produttore sottopone l’indumento ai test dei metodi di prova della normativa di settore UNI EN ISO 15384:2020, ottiene dall’ente di certificazione la conformità alla norma e i risultati prestazionali.
Le prestazioni ai test degli indumenti antincendio risultano essere molto variabili, la variabile è determinata dalla materia prima sottoposta ai test.
Se vengono utilizzati tessuti per essenza e natura ignifughi, possiamo tranquillamente noi produttori dichiarare nell’uso e manutenzione dell’indumento un utilizzo a tempo indeterminato, naturalmente previo verifiche nel corso del loro utilizzo.
Inoltre l’indumento a scadenza determinata dai lavaggi e da altri fattori, comporta una gestione attenta e documentata dei lavaggi per poter dimostrare a richiesta degli organi di controllo le effettive caratteristiche protettive, la responsabilita in materia di dpi sono a carico del datore di lavoro.
Ricordiamo che sono DPI di III categoria, contro rischi gravi e mortali,
e La procedura di manutenzione prevede:
1) pulizia;
2) disinfezione;
3) preparazione per un reimpiego;
4) verifica a intervalli stabiliti
E Sostituzione in caso di non conformità
Sono solitamente le aziende che acquistano questi indumenti con lavaggi da gestire, le aziende hanno ambienti di lavoro definiti con elementi di rischio controllati e ridotti. Il servizio di gestione dei lavaggi viene affidato a lavanderie specializzate che sostituiscono l’indumento quanto l’indumento raggiunge il numero dei lavaggi limite.
Ricordo a me stesso, che l’indumento è utilizzato da un volontario per spegnere incendi boschivi, in contesti di emergenza e in zone montane ed impervie.
Protrebbe succedere, e si spera non debba mai succedere, che l’uso di un indumento a tempo determinato, con le prestazioni ridotte gradualmente dai lavaggi, con una manutenzione non gestita e pianificata, nel momento in cui sono richieste prestazioni elevate dell’indumento e quindi risultare protettivo da ustioni da calore e fuoco, risulti invece esserci contrapposto un indumento divenuto cotonaccio, senza prestazioni, producendo e addirittura contribuendo ad aumentare un danno elevato da ustioni.
Per intervenire negli incendi boschivi estesi ed in temperatura, la scelta migliore è la pompa a membrana, pistoni o giranti?
Se l’obiettivo da perseguire è quello di fermare la propagazione di un incendio, una motopompa antincendio di tipo forestale dovrebbe riuscire a portare più acqua possibile sull’incendio.
Facendo attenzione che l’incremento di portata d’acqua sull’incendio deve essere regolata da apposite lance, lance che riescano a frazionare proporzionalmente l’acqua da irrorare per non disperderla e aumentarne l’efficacia,
Sistemi di iniezione forzata di schiuma, aria e acqua, oltre ad alleggerire le manichette riducono la fatica e il consumo di acqua per lo spegnimento, sono sicuramente soluzione salvifiche introducendo soluzioni tecnico impiantistiche appropriate, ma di questo argomento intendo scrivere una approfondimento specifico dedicato.
Ma Alla fine l’acqua e in abbondanza per spegnere, risulta ancora indispensabile, perché: “a tanto fuoco deve corrispondere tanta acqua”.
Due correnti di pensiero hanno diviso l’Italia su questa questione, entrambi con una parte di ragione, ma le pompe a giranti, nascono come pompe per antincendio a differenza delle pompe a membrana o pistoni che sono di derivazione agricola, le pompe a giranti sono le uniche che riescono a spostare senza un limite di portata l’acqua, indispensabile alla limitazione della propagazione devastante di un incendio.
Sicuramente le pompe a giranti richiedono tanto impegno e formazione sulle tecniche da adottare nel suo utilizzo, compreso le attrezzature da acquisire performanti allo scopo.
La nostra nuova Bi-Pompa IIPUMPS integra le prestazioni idrauliche di 2 pompe, a pistoni e a giranti in formato compatto con un unico pannello di comando, ideale per veicoli e pick-up, si riescono ad associare le prestazioni della media e dell’altissima pressione.
La pompa IIPUMPS è la soluzione ideale e performante per l’uso forestale, portate e pressioni sono modulabili per utilizzare manichette o piccole tubazioni rigide, questa soluzione permette di eliminare i problemi di cavitazione nella gestione delle pompe.
Inoltre la scelta di utilizzare nuove tubazioni semirigide più leggere, ha permesso di velocizzare la realizzazione d’impianti di idraulica forestale più strutturati e performanti.
Non dimentichiamo l’unico scopo che resta sempre da perseguire, quello di fermare la devastante propagazione dell’incendio per salvare alberi, case e vite umane.
Per il Soffiatore a miscela o batteria che viene utilizzato per l’allontanamento del combustibile leggero, gas pirolisi e cotica erbosa, è arrivato il momento di valutare un’alternativa.
Il prezioso soffiatore AIB utilizzato nelle operazioni di primo intervento negli incendi boschivi, la cui sostituzione risulta essere una impresa complessa.
La sostituzione del soffiatore è inevitabile se consideriamo il rischio elevato che comporta il suo utilizzo.
La prima strategia da adottare per sostituire il soffiatore nell’impiego AIB è l’inserimento di un programma formativo chiaro, che riesca a supportare le alternative da adottare nell’intervento.
Soluzioni alternative da introdurre nell’operatività pratica ed effettiva dei volontari dell’AIB.
Le soluzioni quando sono efficaci, riescono a generare azioni virtuose, precise e graduali nel cambio di paradigma.
Un tentativo non rimandabile e importante da fare per sostituire il pericoloso soffiatore impropriamente detto AIB, un attrezzo che ricordo, utilizza miscela o peggio batterie sulla schiena dell’operatore.
Sappiamo benissimo, scorrendo le immagini sui social, quanto il soffiatore venga utilizzato anche negli incendi estesi ed in temperatura, con un incremento elevato dei rischi che hanno determinato in passato numerosi incidenti.
Le soluzioni ci sono, per aumentare la sicurezza e riuscire a rendere più efficienti queste operazioni.
Esistono tante soluzioni praticabili, tra queste possiamo citare i serbatoi spallabili compatti ed ergonomici, integrati con lance nebulizzanti oppure le tecniche per realizzare le linee d’acqua, ecc. ecc.
Questi serbatoi spallabili, riescono ad essere approvvigionati con l’ausilio dei moduli AIB oppure si possono integrare alle linee d’acqua, il sistema permette di rendere l’intervento dei volontari efficiente e conforme alle normative di sicurezza attuali.
Riferimenti normativi:
Direttiva Macchine 2006/42/CE
D.Lgs. 81/08 – Testo Unico sulla sicurezza
Una super goccia atomizzata efficace negli incendi boschivi
Una soluzione efficace, la cui scoperta e studio risale agli anni ‘30, una gestione combinata e controllata di Acqua; schiumogeno; Aria compressa. La miscela che si ottiene riduce la propagazione di un incendio.
Una miscela molto efficace che dovrebbe essere adottata anche nel boschivo, perché riduce i danni devastanti degli incendi e il consumo di acqua per spegnere.
Perché rafforza il potere di spegnimento dell’acqua, diventando una super acqua con un assorbimento di energia termica 8 volte superiore alla normale goccia utilizzata nello spegnimento dell’incendio, penetra meglio e in profondità,
La sola acqua, si sa che non bagna, non penetra nei materiali, scorre via e non rimane sul posto.
1 goccia d’acqua si trasforma in 7 sfere (bolle) quando viene iniettata l’aria.
le bolle si attaccano alla maggior parte delle superfici per estinguere il fuoco.
La sinergia degli elementi: acqua, aria e additivo che vengono impiegati a spegnere, devono essere correttamente dosati nel sistema tecnico adottato.
Sistema che deve risultare di semplice utilizzo, con ridotta perdita di carico e miscelazione regolabile e variabile 0.5 – 1 – 3%.
Il sistema della super goccia con additivo ecologico per il boschivo deve essere applicato e integrato alle pompe forestali antincendio tradizionalmente impiegate, Perché restano le pompe migliori da utilizzare.
In conclusione, il sistema di goccia atomizzata con l’uso di additivo compresso è un sistema in grado di massimizzare l’effetto estinguente dell’acqua, semplicemente rendendola più efficace evitando inoltre i problemi legati al suo eccessivo uso.
Il funzionamento del sistema non fa riferimento ad alcuna formula segreta o presunta tecnologia rivoluzionaria. La filosofia alla base è molto semplice.
La ricerca e sviluppo sono gli strumenti per ottenere il miglior effetto.
Esistono molti tipi di manutenzione che i corpi di volontari e professionisti possono seguire per prendersi cura dei veicoli speciali e delle attrezzature che hanno in dotazione, sicuramente è necessario mettere a disposizione un budget e gestire un servizio di manutenzione preventiva.
Cos’è il servizio di manutenzione preventiva?
Un servizio, applicabile alle macchine o quasi macchine, come veicoli speciali attrezzati per l’emergenza incendi, rischio idraulico e motopompe, servizio che permette di mantenere efficienti e longeve le attrezzature,
soprattutto restano efficienti nei periodi di emergenza, evitando il rischio di fermo macchina per riparazione, o peggio un infortunio per mancanza di manutenzione.
Definiamo con chiarezza il concetto di manutenzione, la norma UNI 10147 combina azioni tecniche, amministrative e di super visione nelle seguenti operazioni manutentive
Riassumiamo le fasi e le procedure che bisogna adottare al fine di preservare l’operatività degli interventi, fase ispettiva, diagnostica di ricerca del probabile malfunzionamento, fase di sostituzione e ripristino con collaudo finale.
Riferimenti normativi da approfondire:
D.lgs. 81 /81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO.
Art 71
Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro…
2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza………..
DIRETTIVA EUROPEA MACCHINE 2006/42/CEE
Doveroso premettere che risultano in vendita esclusivamente 2 brand, entrambi Canadesi, sono produttori di pompe multi giranti, pompe specifiche da utilizzare negli incendi boschivi, I brand sono molto conosciuti, apprezzati e utilizzati nel mondo e in Italia.
Abbiamo iniziato a smontare le giranti dei corpi pompa e i vari componenti interni delle 2 pompe, attraverso l’uso di appositi estrattori, i componenti interni risultano essere compatibili e intercambiabili sono identici.
Verifichiamo ora Il moltiplicatore ( rapporto ) di giri utilizzato, che connettono le pompe al motore, Questi moltiplicatori di giri risultano avere lo stesso rapporto di giri per entrambi i corpi pompa.
Scegliamo per le prove tre motori, tra i produttori di motori bicilindrici, Vanguard ( Briggs Stratton ) Honda e Rato, nello specifico Vanguard 380000 – Honda GX690 – RATO R740D.
annotiamo le seguenti variazioni di potenza indicate dai produttori a 3600 giri:
A questo punto formuliamo il quesito a cui vogliamo dare risposta,
Qual è il carico di acqua che la pompa riesce a portare a 20 bar?
Ci avvaliamo di uno strumento digitale per la misurazione della portata e della pressione, riduciamo il diametro di uscita della pompa con una valvola di strozzamento per simulare la prevalenza.
Le prestazioni di quesito idrauliche con 1 bar di pressione dell’acqua in aspirazione sono state le seguenti:
CORPO POMPA 1
Vanguard: 255 lt min a 20 bar
Rato: 249 lt min a 20 bar
Honda: 235 lt min a 20 bar
CORPO POMPA 2
Vanguard: 251 lt min a 20 bar
Rato: 243 lt min a 20 bar
Honda: 231 lt min a 20 bar
Volendo consigliare il nostro cliente, da costruttori di veicoli attrezzati, potrei riassumere in 2 tipologie la dotazione di attrezzature da rivolgere ai professionisti che intervengono nell’emergenze.
Una dotazione: “leggera” per svuotare cantine e sottopassi allagati, tagliare rami e pulire aree invase dal fango, delimitare ed illuminare piccole aree di emergenza. Quindi interventi rapidi che necessitano di destrezza e velocità.
Una dotazione invece: “medio pesante” che si focalizza su performance elevate e incisive, con alte prestazioni idrauliche e di illuminazione.
La dotazione leggera nello specifico sono interventi da poter effettuare con Poli-soccorsi 4×4 leggeri tipo pick-up, carrelli rimorchio o appendice con poca capacità di carico e portata.
Per la serie leggera, si progetta e si realizzano Furgonetti di contenimento per attrezzature, scarrabili e modulari, Furgonetti che incorporano all’interno materiali compartimentati per tipologia e area di intervento, fissati su ripiani verticali e orizzontali in modo ordinato pratico ed ergonomico.
La dotazione che definiamo: “medio pesante” è destinata a veicoli e carrelli speciali di progettazione complessa, sono realizzati integralmente per l’emergenza, li attrezziamo con idrovore e impianti illuminanti complessi,
veicoli e carrelli per interventi di tipo specialistico in presenza di rischio elevato, solitamente sono emergenze che interessano zone a livello Provinciale o Regionale.
Le attrezzature e le sedi di contenimento, sono progettate e strutturate per erogare prestazioni elevate di tipo idraulico e illuminante.
Gli operatori volontari dell’emergenza chiedono veicoli versatili che si adattino alle varie situazioni di emergenza antincendio e logistiche di protezione civile.
I motori a scoppio risultano diventare un problema in assenza di manutenzione preventiva, per gli interventi in emergenza, un questionario indirizzato ai volontari, segnalava che i motori delle pompe sono la prima causa di pericolo d’infortunio e di mancata operatività.
Un propulsore oleodinamico quasi invisibile, installato sul veicolo, permette l’eliminazione dei motori a scoppio e performance superiori per l’uso di pompe antincendio.
Con il propulsore oleodinamico funzionano avvolgi tubo, sistemi schiuma compressa, idrovore, generatori di corrente, motoseghe, spargisale, lame neve e tutto quanto funziona con motore idraulico.
I vantaggi nella scelta di una impiantistica oleodinamica sono i seguenti:
In conclusione se il veicolo deve essere versatile e polivalente l’oleodinamica è la risposta performante allo scopo.
L’acquisto di un carrello allestito, un veicolo, una attrezzatura oppure una divisa per interventi in emergenza, per un corpo di protezione civile diventa un momento importante per approfondire l’argomento in questione.
Quanto verrà acquistato, rappresenta in termini di Servizi, le aspettive che la comunità locale si aspetta vengano eseguiti con maggiore efficienza.
Quindi, se interessati, ci potreste indicare una data e una vostra mail per attivare una video call da effettuare senza costi e impegni con il nostro team tecnico,
Oppure potremmo concordare una data, per un incontro presso la vostra sede, al fine di approfondire aspetti esclusivamente tecnici.